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3 marzo 2008

LAMENTO PER AURELIO CAVAGNOLO CHE HA DATO UN VOLTO ALL'UNIVERSO


Tue ore
recano stimmate
del genio!
Sarà gloria
perenne, amico mio!

Avrai l’infinito
a tracolla.
Lo canterai con
lusinghe pittoriche
e grafica molecolare
come si addice
a un artista
che sposò i portici
della Galleria Ariete!

Mio Caro Aurelio,
fosti combattente
tra il nulla e
l’assoluto. Così si
addice a chi si
leva sul parapetto
dell’essere.
e coniuga il non
essere che estingue
mano e pelle!...

Come vedi,
caro Aurel, siamo
fili d’erba
travolti dalla notte
e dalla fierezza
del Pianeta che non
concede eternità
a chicchessia!

Tra noi vaga
sguardo
elevato a potenza
infinita! Come eri
tu. Tua mano
è laggiù
in fondo al mare.
Trattiene le età
e le radici
della terra che son
scivolate
come follia
e stravaganza
millenaria.

Eri tra noi a sfidare
l’essere appeso
all’obelisco dell’arte.
Sulle note d’una
eterna dannazione.
Tua umana voce ci sarà
accanto, ilare, domestica,
aggiuntiva alle strane
carezze che sciamano tra
un fiore e l’altro.
Così tu cantavi le gesta
del pianeta e la vita
segreta delle nuvole
che facevano nido
nel tuo pennello.

Ora sono scese tra noi
a custodire il tuo sonno!



Jean Servato lunedì 3 marzo 2008
mentre Aurel se ne sta andando
in punta di piedi per non
darci più affanno

1 commento:

TUCDEIFLUIDI ha detto...

SAI GATTONE... NEANCHE FARLO APPOSTA HO FATTO IL TATOO : UN SOLELUNA E POI HO SCRITTO IN GRECO "TESSERA" DEDICATO ANCHE IN PARTE A TE E NE SONO FELICE...MI MANCHIIIII TANTISSSSIIIIIMO GRANDE AURYYYYYYYY....